Le notizie sulla storia, la vita amministrativa e l’organizzazione di Forum Iulii, una delle quattro città romane dell’attuale Friuli Venezia Giulia, si desumono in gran parte dai documenti epigrafici presenti nel lapidario del Museo: municipium dagli anni Quaranta del I sec.a.C., fu dotata di un territorio la cui ampiezza è tuttora oggetto di discussione.
In età tardoimperiale il pericolo di invasioni accrebbe l’importanza strategica delle città, che fu inclusa nei vari sistemi difensivi alpini; dopo l’invasione di Attila (metà V secolo) divenne probabilmente sede del corrector (governatore) della Venetia et Histria e, per il suo importante ruolo, fu prescelta dai Longobardi come sede del primo Ducato in Italia, dopo la loro discesa del 568.
I dati sulla sua organizzazione urbana sono piuttosto labili: risulta infatti ancora incerta l’ubicazione dei principali edifici pubblici, in particolare del Foro. Le strutture portate alla luce dagli inizi dell’Ottocento e musealizzate sono infatti riferibili soprattutto ad abitazioni private, spesso con raffinati pavimenti a mosaico, databili per lo più alla prima età imperiale (fine I sec. a.C.-I d.C.) e a necropoli (monumenti funerari, urne e corredi sepolcrali).
Sono attribuibili ad edifici sacri iscrizioni con dediche a Giove ed alla Fortuna Augusta. Iscrizioni, bronzetti, un thesauros sono riferibili al culto di Ercole, venerato in un santuario posto su di un altura a sud delle città, di probabile origine preromana.