Venerdì 4 settembre ore 21.00
CANTEMUS CUNCTI. Splendori della musica cividalese tra 1200 e 1400
La prima parte del programma si concentra sul repertorio cividalese del codice LVI del Museo Archeologico Nazionale; dedicato alla collegiata di Cividale e databile tra l’ultima decade del 1200 e l’inizio del 1300, questo liber “chori domini decani“, in 348 fogli pergamenacei comprende un interessantissimo repertorio di tropi, messe votive, alleluya, discanti, prose e sequenze. La liturgia di Cividale, legata naturalmente a quella aquileiese, dall’XI secolo si arricchisce dell’influsso monastico benedettino. Il repertorio liturgico musicale dell’abbazia di San Gallo, probabilmente introdotto dal patriarca Voldarico I, che era stato abate di san Gallo dal 1077 e che mantenne l’incarico anche dopo la nomina a Patriarca, influenzò la pratica musicale delle grandi abbazie benedettine che fiorirono in tutto il Friuli nel Medioevo e arricchì il canto liturgico con sequenze, inni e tropi.
La seconda parte del programma è dedicata a un compositore che nelle fonti musicali manoscritte viene tramandato con il nome di Antonius de Civitate (de Civitato, de Cividal), da cui si evince la sua origine cividalese. pochissimi sono i suoi dati biografici, prevalentemente desumibili dai testi di alcune sue composizioni. Comunemente è identificato con il frate domenicano Antonius de Civitato entrato nel settembre del 1391 nel convento di San Domenico a Venezia, allora sotto la giurisdizione del Beato Giovanni Dominici di Firenze.
Prenotazione obbligatoria scrivendo a: dramsamcgma@gmail.com. E’ consigliabile consultare il sito www.dramsam.org per eventuali modifiche relative alla modalità di prenotazione.
Locandina evento (PDF)
info: MAN Cividale 0432 700 700 - museoarcheocividale@beniculturali.it